Questo GR® de Pays visita l'altopiano di Retord, per poi raggiungere il comune più alto del dipartimento dell'Ain: Giron. Seguite poi la cresta della Haute Chaine jurassienne, una balconata sul Lago di Ginevra, prima di terminare dove tutto è iniziato: a Valserhône.
Giorno 1: dalla stazione di Bellegarde alla Ferme de Retord - 4 ore e 40 minuti di cammino e 900 metri di salita.
Giorno 2: Ferme de Retord a Giron - 7 ore di cammino e 700 m di discesa e 500 m di salita.
Giorno 3: da Giron al villaggio di Lélex - 5 ore di cammino e 300 m di salita.
Oppure da Giron a Lélex refuge de la loge - 6h45 di cammino e 850m di salita.
Giorno 4: dal villaggio di Lélex a Menthières - 9h15 di cammino e 800m di dislivello.
O da Lélex refuge de la loge a Menthières - 7 ore e 30 minuti di cammino - 250 m di dislivello.
Giorno 5: da Menthières a Bellegarde - 4h25 - 540m di salita e 1200m di discesa.
Tutto l'anno.
Con riserva di condizioni atmosferiche favorevoli.
Aintourisme - 22/10/2024
www.ain-tourisme.com
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Montagna
Vista panoramica
Phone : 04 50 48 48 68
Email : tourisme@terrevalserhone.fr
Website : www.terrevalserhone-tourisme.fr/
ciottoli
Terra
Rivestimento duro (catrame, cemento, pavimentazione)
trucioli
Partenza e arrivo davanti alla stazione di Bellegarde.
Raggiungibile con il TGV (2h37 da Parigi) o con l'autostrada A40, uscita 10 Bellegarde (30 minuti da Ginevra, 50 minuti da Bourg-en-Bresse o 1h10 da Lione).
Il percorso non presenta difficoltà tecniche. La difficoltà principale risiede nella lunghezza delle tappe.
Istruzioni di sicurezza:
Questo percorso attraversa una parte della Riserva naturale nazionale della Haute Chaîne du Jura, quindi si prega di rispettarne le regole. www.rnn-hautechainedujura.fr/
Tra queste regole: i cani sono vietati, anche al guinzaglio!
Prima di partire:
Informarsi sulle condizioni meteorologiche generali e locali e accertarsi che non ci siano precipitazioni.
Informarsi sul percorso di avvicinamento, sull'altezza del tracciato, sul tempo di percorrenza e sulle possibilità di fuga (carta IGN, GPS, guida topografica, ecc.).
Valutare i possibili rischi chiedendo a professionisti della montagna, rifugi e gîtes.
Informate una persona vicina del vostro obiettivo e ricontattatela in caso di cambiamenti: orari di partenza e di ritorno, numero di partecipanti con il numero di telefono di ciascuno, veicolo/i, parcheggio.
Evitare di partire da soli e utilizzare un equipaggiamento adatto all'attività, regolato e in buone condizioni: lampada frontale, cassetta di pronto soccorso completa, coperta di sopravvivenza, ecc.
In caso di problemi, chiamare il 112 (numero di emergenza europeo).
Questo percorso costeggia un alpeggio dove sono presenti i Patou:
Il Patou o cane da guardia: quale atteggiamento adottare?
Durante le escursioni è frequente imbattersi in greggi di pecore o capre sorvegliate da cani da guardia chiamati Patous. Questi cani, formidabili contro predatori come lupi, orsi e linci, possono spaventare gli escursionisti con il loro abbaiare.
Il Patou protegge le greggi in modo completamente autonomo. Il suo ruolo principale è quello di scoraggiare gli intrusi e di avvisare il pastore. Cresciuto tra le pecore fin da piccolo, impara a proteggerle in ogni momento, spesso in gruppo.
Per evitare problemi con un Patou
Identificare le aree di pascolo prima di partire.
Mantenete le distanze e aggirate i branchi, se possibile.
Se ne incontrate uno, mantenete la calma, tornate indietro lentamente o fermatevi per farvi annusare dal cane.
Non cercate di accarezzare o dare da mangiare agli animali, evitate i movimenti bruschi e non scattate fotografie.
Non correre quando ci si avvicina a un branco.
Toglietevi le cuffie per ascoltare l'abbaiare del cane.
Adottando questi comportamenti, potrete convivere pacificamente con i cani da guardia durante le vostre passeggiate.