
Presso il Bec Berciassa si apre il cosiddetto Garb d'la Reina o Rana Jana, una spaccatura nella roccia profonda qualche metro legata alla leggendaria figura della regina Giovanna I d'Angiò. Qui, al contrario delle vicine Valli Gesso e Stura, dove la Reina Jana è ricordata come una dama benevola protettrice del suo popolo, Giovanna incarna al contrario l’essere demoniaco delle leggende medievali. Si racconta infatti che in viaggio da Napoli verso la Provenza, la regina si stabilì nei pressi del Bric Berciassa, di cui apprezzava il buon clima e la possibilità di ristorarsi le estremità inferiori nella frescura della voragine ombrosa. Di lì a poco venne una pestilenza, interpretata dagli abitanti del luogo come un castigo divino per la presenza della peccatrice. Il popolo pregò Giovanna di andarsene. La regina acconsentì, ma in cambio pretese un paio di scarpe e fu allora, quando estrasse i piedi dalla frattura, che si scoprì il suo terribile segreto: la regina aveva delle zampe di gallina perché era una strega.