Il dolmen più grande del Var a La Londe les Maures
Insospettabili, i megaliti della Provenza costituiscono un patrimonio regionale. Dei circa 160 monumenti elencati nella regione della Provenza, il Var è di gran lunga il più numeroso, con una ventina di menhir e sessanta dolmen.
Scoperto nel 1876 e scavato più volte, il dolmen di Gaoutabry è una tomba collettiva: conteneva ossa umane bruciate appartenenti ad almeno 34 individui, accompagnate da offerte (vasellame, utensili in selce, perline). A causa dell'acidità del terreno e delle perdite causate dai primi scavi, questo ricco materiale è solo un pallido riflesso di ciò che la tomba doveva contenere in origine. Quest'ultimo è stato oggetto di due periodi di utilizzo: la fine del Neolitico (2800 a.C.) e l'inizio dell'Età del Rame (2000 a.C.).
Il toponimo "Gaoutabry" deriva senza dubbio dalla posizione del monumento sul poggio di una collina. Il provenzale "gaouto", che significa guancia, evoca probabilmente questa cima. L'aggettivo "gaou", che significa caldo, qualifica anche questo rifugio funerario in relazione alla sua esposizione al sole.
Costruito al centro di un tumulo, oggi molto degradato, il dolmen misura 6,5 m di lunghezza per 1,5 m nel punto più largo, occupando quasi 10 m², il che lo rende il più grande per superficie del Var. Costruito con grandi lastre di scisto, presenta una camera con anticamera, di forma rettangolare allungata. Questa architettura, tipica dei dolmen della Provenza occidentale, lo rende originale rispetto a quelli del Var, per lo più con una semplice camera quadrata di piccole dimensioni.
L'orientamento simbolico del suo ingresso nell'asse del sole che tramonta al solstizio d'inverno non è casuale. L'assenza di una lastra tabulare può essere dovuta alla natura dei materiali utilizzati, probabilmente legno, come suggeriscono le lacune tra le lastre verticali. In ogni caso, la sottigliezza delle lastre esclude l'ipotesi di una copertura con una grande lastra di pietra
Classificato come monumento storico dal 1988, rimane un edificio fragile, già sottoposto a diversi restauri. Il monumento è vuoto del materiale rinvenuto durante gli scavi, che è esposto al Museo Archeologico di St Raphaël.
Tavola di orientamento che permette di scoprire un panorama eccezionale.
Seguire la D88 in direzione di Collobrières, quindi parcheggiare ai piedi della pista Notre Dame des Maures. Seguire a piedi le indicazioni blu e le stele di pietra pittografate. Parcheggio gratuito ai piedi del sentiero di Notre Dame des Maures.
Office de tourisme intercommunal La Londe les Maures, Cuers, Collobrières, Pierrefeu du Var - 21/12/2024
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Seguire la D88 in direzione Collobrières e parcheggiare ai piedi del sentiero Notre Dame des Maures. Seguite a piedi le indicazioni blu e le stele di pietra pittografate.
Visite guidate in date prestabilite per singoli e su richiesta per gruppi.
Accesso regolamentato in funzione dell'apertura dei massicci (piano antincendio). Distanza: 2,3 km Dislivello: 150 m