Luogo di pellegrinaggio molto antico, un curioso oratorio in stile barocco, caratterizzato da affreschi rinascimentali e dorature secondo la pura tradizione della Savoia religiosa. Così scrive Roger Frison Roche in Mont-Blanc aux sept vallées.
Non abbiamo informazioni certe sulle origini di Notre-Dame-de-la-Gorge: si racconta che 900 anni fa un eremita si stabilì a fondovalle per accogliere e confortare i viaggiatori che passavano di lì... Il sentiero conduceva al Col du Bonhomme e da qui si raggiungeva l'Italia.
Il pio eremita aveva allestito un santuario per il "ristoro spirituale" dei viaggiatori. Lo aveva dedicato a Sant'Antonio, all'epoca protettore dei mulattieri e delle guide. Secondo gli archivi, il piccolo santuario divenne una parrocchia. Il fondovalle era abitato: nel 1338 il "villaggio" della Gorge comprendeva trenta focolari domestici.
UN RETABLO MOLTO SINGOLARE
In origine, il gruppo di statue collocato al piano alto del retablo raffigurava l'Incoronazione della Madonna, quindicesimo mistero del Rosario. Maria prega circondata da Gesù Cristo e da Dio Padre, occupando la parte centrale della decorazione.
Per un motivo sconosciuto, il retablo fu rimosso tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. Forse per proteggerlo durante il periodo rivoluzionario? Quando fu collocato nuovamente al suo posto, si decise di mettere la statua del Padre Eterno al centro della scena... Ma in questo modo si perdeva il significato primario!
A lungo sconcertati di fronte a questa Trinità con quattro personaggi, gli storici dell'arte parlavano di "audacia teologica". Nel 1998, un po' per caso, osservando la direzione degli sguardi dei putti presenti sotto ogni statua, si comprese il vero significato di questa composizione!
UNA FACCIATA IN VERSIONE LATINA
La facciata dell'edificio, protetta dalla grande evoluzione del tetto decorato, è paragonabile a quella delle altre chiese della valle, in una versione alquanto semplificata.
Si notano due cartigli stuccati con iscrizioni latine; a sinistra: "Chi ha trovato Maria, troverà la vita" e a destra: "Le sue basi sono costruite sulle montagne sante". Un'ultima iscrizione è visibile sulla striscia trasversale tra la cornice e l'oculo: "Io sono la Madre della bontà".
LE STATUE
Le statue, a sinistra e a destra del retablo principale, rappresentano Sant'Antonio, il primo protettore del luogo, e San Bernardo di Chiaravalle, cantore di Maria. La chiesa si arricchisce gradualmente di altri cinque altari, tre dei quali con retabli dorati. Oggi non ci sono più, eccetto le colonne traforate dell'altare di sinistra e il magnifico fregio a rilievo, che raffigura gli angeli che consolano le anime del Purgatorio. Il complesso floreale, colorato e dorato, è tipico dello stile barocco. A sinistra, una statua di San Francesco di Sales – vescovo di Ginevra e grande promotore della riforma della Chiesa cattolica – regge una corona in fiamme che allude al suo "Trattato dell'amor di Dio" pubblicato ad Annecy nel 1616.
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