Questi edifici prefabbricati in legno, consegnati in pezzi per essere assemblati dall'esercito americano, ospitavano migliaia di GI in attesa di tornare negli Stati Uniti alla fine della guerra. L'altopiano di Gonfreville-Orcher fu uno dei più grandi campi di transito per il rimpatrio delle truppe americane. Chiamato "Camp Philip Morris", poteva ospitare fino a 35.000 soldati contemporaneamente. Una delle caserme, ora restaurata, invita a tornare all'epoca dei famosi campi di sigarette.
Una volta partiti i soldati, queste caserme diedero rifugio a circa 600 famiglie locali che avevano perso tutto durante i bombardamenti. Queste abitazioni di fortuna, veri e propri pezzi di vita durante la ricostruzione di Le Havre e dintorni, sono state occupate fino agli anni Settanta. È per mantenere la memoria di questo periodo della vita locale che la città e l'Association Gonfrevillaise des Cités Provisoires (AGCP) hanno restaurato una seconda caserma.
Office de Tourisme Le Havre Etretat Normandie
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