La via Bernadette Soubirous ricostituisce l’antico quartiere dei mulini, che occuparono un posto centrale nella vita di Bernadette : nacque e visse 10 anni nel mulino di Boly ; poi la sfortuna spinse la famiglia attraverso diverso domicili precari. Monsignor Laurence prima affittò e poi nel 1867 comprò il mulino Lacadé per proteggere il padre di Bernadette dal fallimento : da qui il suo nome di « casa paterna ».