Lac de la Sassière

Benvenuti nella Riserva naturale nazionale di Grande Sassière! Questa riserva di 2233 ettari è stata creata nel 1973 per supplire al parziale smantellamento della Riserva naturale di Tignes-Champagny, che è stato necessario per permettere l´espansione del comprensorio sciistico di Tignes. La Riserva naturale nazionale della Grande Sassière è contigua alla Riserva naturale nazionale di Baillettaz. Entrambe sono gestite dal Parco nazionale della Vanoise. Vi preghiamo di leggere e osservare il regolamento per aiutarci a preservare questo patrimonio naturale.

"Superate la barra dei 50 metri e voltatevi. Vi stupirete nel vedere una soglia glaciale di quarzite (pietre verdi-bianche levigate) che sbarra la valle. In 2 milioni di anni, il ghiacciaio della valle ha eroso le rocce circostanti. Dato che la quarzite è molto più resistente e compatta delle rocce di scisto (di colore nero), il ghiacciaio ha levigato le pietre scistose e ha anche arrestato il crollo del vallone. Questo tipo di formazione è chiamato ""vallone sospeso""."

Oltre ai branchi di camosci e stambecchi delle Alpi, la riserva naturale ospita 32 piante vascolari protette. Per alcune (fra cui la sesleria ovata, l´Artemisia borealis e l´astragalo di Lienz), la riserva ospita una parte significativa delle popolazioni francesi. Per le specie protette e iscritte nelle liste rosse, la Riserva naturale della Grande Sassière è la riserva più ricca della Francia metropolitana. Qui, più che altrove, il visitatore può solo guardare, anche se si tratta di una semplice lupinella!

Questa valle appartiene a tre proprietari: il comune di Tignes, la società EDF e la famiglia Milloz. Dal 1987, questa famiglia usa le proprie terre e una parte della zona comunale. In estate, il latte prodotto dalle 55 vacche di razza Tarina e Abondance viene portato alla cooperativa di Bourg-Saint-Maurice per la fabbricazione del Beaufort. La famiglia Milloz è molto ospitale. Vi preghiamo di restare sui cammini e sentieri e non oltrepassare le recinzioni.

Oltre agli uccellini presenti nelle praterie alpine (culbianco, pispola e allodola), la riserva naturale accoglie diversi rapaci, fra cui l´aquila reale (apertura alare di 2,20 m, piumaggio marrone e coda arrotondata) e il gipeto (apertura alare di 2,80 m, corpo da beige a rosso, ali nere, testa chiara, coda nera a forma di losanga). L´aquila reale caccia la marmotta, la lepre variabile, la volpe e i piccoli di camoscio o stambecco. Il gipeto è un avvoltoio goloso di ossa!

Giunti allo chalet di Santel, guardate verso il ruscello. Vedrete una collinetta a falce di luna, ricca di vegetazione e attraversata da un corso d´acqua. Qui vivono molte marmotte. Questo luogo è un´antica morena, lasciata dal ghiacciaio che un tempo occupava la valle (circa 15.000 anni fa). Il ruscello deve avere creato un lago che ha sfondato questa diga naturale.

Il lago dello sbarramento della Sassière è stato completato nel 1953, nel sito di un precedente lago naturale. In questo sbarramento, la massa dei materiali si oppone alla spinta dell´acqua. La diga è costruita in quarzite, come nella soglia del Saut, ma con roccia proveniente dalle morene di ghiaccio situate sotto Pointe de la Baillettaz, di fronte a voi. Oggi la pista per camion serve... da sentiero per accedere al colle della Baillettaz.

"Questo punto di osservazione offre un panorama sulle vette che costeggiano la riserva naturale. A nord, la Grande Sassière (alt. 3747 m) in scisto levigato, dal francese antico ""sassé"": roccia. A est: la Tsanteleina, (alt. 3602 m) con il suo ghiacciaio del Santel. A sud-est, Pointe de la Baillettaz (alt. 2989 m), che in piemontese indica una capanna del carbonaio (perché proprio su questa vetta rimane un mistero). A sud-ovest: l´Aiguille du Dôme (alt. 3017 m) in quarzite e infine a ovest: la Pointe de Picheru (alt. 2953 m)."